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giovedì 4 marzo 2010

RITENGO UTILE ADERIRE ALLA SEGUENTE INIZIATIVA, PER LE TEMATICHE COSI FORTI RIGUARDANTI I TERRITORI ANZIO E NETTUNO CHE SONO SOVRASTATI DALLA CEMENTIFICAZIONE SELVAGGIA E DALL"IMPOVERIMENTO COMPLESSIVO AMBIENTALE, CONFIDO NEL MASSIMO DELLA PARTECIPAZIONE E NELLA MASSIMA ATTENZIONE AI TEMI SOTTOELENCATI, BUONA SERATA PUBLIO.---------Le associazioni firmatarie compreso il nostro gruppo ha inviato la seguente lettera, spero ne sarete soddisfatti e vi diano il senso dell'importanza del nostro gruppo:






Gentile Presidente Bonino.

Gentile Signora Polverini



Dando seguito alla nostra del 15 febbraio scorso che vi descriveva lo stato e i problemi del porto di Anzio, siamo con la presente ad esprimervi le nostre preoccupazioni riguardo la concessione che in questi giorni la “Regione Lazio”, in modo stranamente tempestivo a pochi giorni dalle elezioni, sta firmando al Comune di Anzio per il raddoppio e la privatizzazione dell’attuale bacino portuale. Riteniamo che ella debba intervenire sulla decisione. Nei fatti, ci sembra che l’atto amministrativo della “Regione”, vi tolga sia la possibilità di poter, a ragion veduta, esprimersi sia su importanti scelte economiche ed ambientali, sia di vigilare sulla gestione del territorio e sulla speculazione immobiliare.

Come anticipato nella lettera citata, il progetto del nuovo porto prevede la trasformazione del bacino esistente in un “marinà” privato. Vi scriviamo quindi per chiedervi di intervenire e di tutelarci, perché siamo fortemente preoccupati per la perdita di identità che la città subirà dalla sua trasformazione, in un mero “marina turistico” che, di fatto, distruggerà le mirabili forme e gli usi del porto storico ,edificato da Papa Innocenzo XII alla metà del 1700. La città è edificata attorno ad esso ed è parte di esso. Il porto con il suo uso pubblico, i cantieri, i ristoranti, la pesca, il diporto e il lungomare è parte della città

Come cittadini assistiamo impotenti al cedere progressivo della “Politica” ai grandi interessi economici e speculativi che da anni vanno dilaniando il nostro territorio. Assistiamo sconfortati al loro crescere continuo e non riusciamo neppure ad individuarne la provenienza ma ne misuriamo l’arroganza. L’esempio è l’intervento del “ministero dei trasporti e delle infrastrutture” che, autorizzando la realizzazione dell’enorme nuova struttura portuale, ha compiuto una vera e propria ingerenza nei confronti della Regione Lazio, invadendone il campo decisionale.

La nostra città è stata fra le prime in Italia a valorizzare l’industria della pesca e del turismo e oggi rischia, grazie a questa insensata opera, di vedere sempre più compromesse le sue possibilità anziché valorizzate. Che guadagno avrà l’economia di Anzio da una operazione di concessione del bene pubblico ad un unico gestore privato? Noi riteniamo che lo sviluppo sia legato alla distribuzione delle risorse, non alla loro concentrazione in un'unica mano.

Le nostre preoccupazioni , oltre la perdita di identità e di economia della nostra città, riguardano infine:

• l’impatto ambientale, l’ insabbiamento e l’erosione del litorale limitrofo che un opera del genere non potrà che favorire;

• il futuro degli operatori del porto (ormeggiatori e cantieristica) che non saranno più concessionari in proprio della Regione Lazio ma diverranno prestatori d’opera subordinati o fittavoli dell’unico concessionario;

• il futuro della pesca che faticosamente sta cercando di legarsi al tessuto sociale ed economico eliminando per quanto possibile intermediari ,tramite la vendita diretta del pescato, che verrà emarginata dal nostro centro storico

• il futuro dei commercianti che vedranno nascere dal nulla un centro commerciale di 1.634 mq. e che verranno emarginati dalla vita di un porto di cui storicamente hanno sempre fatto parte.

• Gli almeno 15 anni di cantiere necessari alla realizzazione di questa mega opera che inevitabilmente penalizzeranno le attività economiche già in sofferenza per l’ attuale crisi.



Gentile Signore, siamo dunque estremamente perplessi sugli “accordi di programma” per la costruzione del nuovo porto che l’attuale direzione della “Regione Lazio” è intenzionata a stringere con il Comune di Anzio. Vogliamo tuttavia sottolineare che non siamo per il “non fare nulla”, anzi riteniamo che opere più equilibrate possano venire realizzate presto e bene, nell’interesse di tutta la città. Auspichiamo che ciò possa avvenire sotto un “governo” di una Regione più attenta ed incisiva, che sia capace di gestire processi importanti come quello delle coste, dei porti e del bene comune senza abbandonare città e società civile in balia della speculazione e della mercificazione del territorio



Confidando in un vostro intervento per garantire che atti amministrativi non ordinari avvengano dopo l’insediamento del nuovo presidente, le salutiamo augurando ad una un pieno successo alle prossime elezioni, e all’altra una soddisfazione di aver comunque offerto alla collettività un importante servigio; nella speranza e nella certezza che entrambi servano finalmente a rappresentare il bene collettivo e non gli affari di pochi.





Associazione Anzio Città Porto.

Associazione Coordinamento Antimafia Anzio Nettuno.

Associazione Circolo Legambiente "Le Rondini" di Anzio e di Nettuno

Associazione 00042 Anzio

Gruppo Facebook “No al raddoppio del porto Si ad una immediata elegante ristrutturazione” (250 membri)

http://www.facebook.com/group.php?gid=101362776710 "ONDA VIOLA".

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